Perché la voce registrata ci sembra diversa?
Ti sei mai chiesto perchè la tua voce registrata ti sembra diversa?
Quando registri la tua voce non ti piace riascoltarla? Provi fastidio nel sentire la tua voce nei video? Non ti riconosci quando ascolti la tua voce registrata? Pensi che sia diversa o sgradevole? Non preoccuparti, è un problema che accomuna la maggior parte delle persone.
Vari studi hanno affermato che circa il 95% delle persone trova sgradevole la propria voce registrata. Troppo grave, troppo nasale, troppo acuta, troppo infantile. La verità è che la voce che udiamo quando noi parliamo è diversa da quella che sentono gli altri. Ma come si spiega tutto ciò?
Le ragioni per cui la voce registrata ci sembra diversa sono essenzialmente due: una di tipo scientifico e una di tipo psicologico.
La spiegazione scientifica
Quando sentiamo la voce altrui o la nostra voce registrata, i suoni arrivano alle nostre orecchie solo attraverso la conduzione aerea, ovvero attraverso l’aria. Quando parliamo, invece, non udiamo la nostra voce solo attraverso questo canale, ma anche attraverso la cosiddetta conduzione ossea, ossia le vibrazioni delle corde vocali raggiungono l’orecchio interno attraverso le ossa del cranio.
Detto in altre parole, quando sentiamo la nostra voce registrata, sentiamo solo i suoni trasmessi attraverso l’aria. Dato che il suono non arriva attraverso la conduzione ossea all’interno della testa, la nostra voce suona diversa.
Infatti, le onde sonore assumono frequenze diverse a seconda che attraversino l’aria oppure un mezzo solido. In particolare, le basse frequenze vengono trasmesse con più efficacia dalle ossa craniche rispetto all’aria ed è per questo che, quando parliamo, la nostra voce ci sembra più profonda e gradevole di quanto sia in realtà.
Ma bisogna anche considerare che il registratore altera, anche se di poco, la nostra voce. Infatti, l’uso di un registratore produce ulteriori cambiamenti alla nostra voce, perché trasforma le onde sonore in onde elettromagnetiche: ciò fa sì che la voce non corrisponda mai perfettamente all’originale, risultando inevitabilmente diversa.
Una spiegazione psicologica
Molto spesso oltre a provocarci fastidio, proviamo imbarazzo o disagio quando ascoltiamo la nostra voce registrata. Questo perché veniamo posti davanti alla “cruda realtà” e quasi non riconosciamo la nostra voce.
La psicologa Pamela Rutledge, direttrice del Psychology Research Center, spiega questo meccanismo della nostra mente, attraverso un parallelismo con le fotografie. A tal proposito lei afferma:
“Ci vediamo allo specchio tutti i giorni, per lavarci i denti, farci la barba, pettinarci e truccarci. Così quell’immagine risulta familiare. E la familiarità genera simpatia. Nelle fotografie, invece, il nostro cervello ci percepisce da un punto di vista a cui non siamo abituati. E questo ci mette a disagio”.
Basterebbe ascoltare la propria voce registrata più spesso per abituarsi a tale suono ed eliminare il senso di disgusto che provoca in noi.