Esostosi o l’orecchio del surfista: di che cosa si tratta?
Che cos’è l’esostosi o orecchio del surfista?
Conosciuta con l’espressione “orecchio del surfista”, l’esostosi è una patologia del tessuto osseo spesso provocata dalla ripetizione di un evento che provoca irritazione, come un trauma o un’infezione.
Nello specifico si manifesta con formazioni benigne di tessuto osseo presenti all’interno del condotto uditivo, che causano un calo più o meno grave dell’udito, proprio in seguito alla presenza di queste anomale ostruzioni.
L’esostosi può colpire uno o entrambe le orecchie e può essere difficile da diagnosticare poiché si presenta spesso in forma asintomatica. Nelle forme più gravi, ossia quando si verifica un ispessimento avanzato di queste escrescenze ossee, l’acqua può avere maggiori difficoltà ad uscire dal condotto uditivo e causare infezioni ricorrenti, la perdita dell’udito e la percezione continua di rumori e fruscii.
Perché è detta anche orecchio del surfista?
Ad oggi non ci sono dati o studi ufficiali sulla diffusione di questa patologia dell’orecchio, si sa però che ad essere più colpite dall’esostosi sono principalmente le persone di età compresa fra i 30 e i 40 anni e che gli uomini sono più colpiti rispetto alle donne.
Inoltre si è verificata una più alta incidenza di questa patologia tra le persone che praticano sport acquatici durante i quali sono esposte frequentemente esposte all’acqua e al vento, come immersioni, vela o surf. Ecco quindi spiegato il nome “orecchio del surfista”.
Quali sono le principali cause dell’esostosi?
Non sono ancora state identificate le precise cause dell’esostosi al condotto uditivo. Eppure, analizzando la patologia, tra le possibili cause i medici hanno evidenziato:
- l’esposizione prolungata all’acqua e al vento;
- la presenza di un trauma a carico dell’osso;
- un’anomalia genetica;
- la presenza di un’irritazione cronica in quell’area dell’orecchio.
Quali sono i principali sintomi che permettono di riconoscere l’esostosi all’orecchio?
Come abbiamo già detto in precedenza, l’esostosi del condotto uditivo spesso può essere di difficile individuazione perché può avere un decorso asintomatico. Tuttavia, è emerso che quando la sintomatologia appare, si manifesta con alcuni tra questi sintomi:
- calo dell’udito, temporaneo o progressivo;
- formazione più frequente di tappi di cerume;
- presenza di acufeni, soprattutto dopo l’ingresso di acqua nelle orecchie;
- aumento della frequenza di infezioni dolorose alle orecchie;
- sensazione di orecchio tappato;
- otite esterna;
- ipoacusia trasmissiva.
Come è possibile trattare l’esostosi dell’orecchio?
Nel maggior parte dei casi, l’esostosi si presenta in forma lieve e può essere trattata con una terapia conservativa che prevede una frequente aspirazione e pulizia dell’orecchio e regolari visite di controllo per monitorare la crescita delle ostruzioni. Mentre, nei casi più gravi, è necessario sottoporre il paziente ad un’operazione chirurgica per eliminare le escrescenze che ostruiscono il condotto uditivo.
In ogni caso, sottoporsi ad un periodico controllo dell’udito e dell’apparato uditivo è il primo passo per individuare e diagnosticare le patologie a carico dell’orecchio.
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